L’architettura giapponese antica è caratterizzata da strutture in legno, leggermente sollevate da terra, con tetti di tegole o di paglia. Le porte scorrevoli sono state utilizzate al posto delle pareti, consentendo di personalizzare la configurazione interna di uno spazio per diverse occasioni. La gente di solito sedeva su cuscini o altro sul pavimento, in quanto sedie e tavoli all’occidentale non erano utilizati in passato.
Dal diciannovesimo secolo il Giappone ha incorporato gran parte dell’architettura occidentale moderna, sia nella costruzione sia nel design, ed è oggi leader nella progettazione e nella tecnologia all’avanguardia.
Architetti giapponesi famosi
Kenzo Tange è stato un architetto giapponese vincitore del Premio Pritzker del 1987 per l’architettura. Fu uno degli architetti più significativi del XX secolo, unendo gli stili tradizionali giapponesi al modernismo, e progettò importanti edifici in cinque continenti. Tange era anche un influente patrono del movimento metabolista.